Sempre più persone decidono di attivare sul proprio smartphone la modalità zen: cos’è e perché può diventare fondamentale per la salute
La diffusione degli smartphone ha cambiato il modo di comunicare del mondo e anche le abitudini della maggior parte delle persone. Il timore diffuso riguardo la centralità di questi device tecnologici ha sempre riguardato la quantità di tempo che “rubano” a chi li utilizza.
Inutile negare, infatti, che questi dispositivi siano diventati fondamentali per la vita di ciascuno di noi e che anche quando non servono per uno scopo specifico (telefonare, cercare qualcosa sul web o sui social) diventano il primo approdo nei momenti di noia o di tempo libero per passare il tempo.
Il rischio, insomma, è che si crei una sorta di dipendenza dalla quale è difficile uscire. Un rischio che si pensa possa essere molto elevato soprattutto per chi non conosce i giusti limiti. Un timore che ha riguardato in questi anni soprattutto i social network e che in un certo senso può essere inteso come collegato.
Gli smartphone, infatti, oggi sono il primo strumento utilizzato per navigare sui social, ma al contempo sono anche strumenti che permettono di vedere video, serie tv, film, videogiocare, fare acquisti, comunicare con gli amici. Potenzialmente, insomma, potrebbero occupare il 100% della nostra giornata.
La modalità zen degli smartphone svela l’insospettabile saggezza delle nuove generazioni: cos’è e come funziona
Come spesso accade, le nuove generazioni riescono a sorprendere in positivo gli adulti. In questi anni, ad esempio, è nato naturalmente un movimento social che invita e spinge i giovani a prendersi una pausa dai social e dalla tecnologia, ad uscire di casa e godersi la vita vera, la natura.
Si tratta di un movimento in risposta allo stress causato dai social e dalla tecnologia, una forma di protezione dagli stimoli costanti a cui i membri della generazione y si sono trovati ad affrontare durante la crescita. A tale movimento ben si sposa la maggiore consapevolezza dell’industria tutta (forzata o no dalle istituzioni poco importa) che da qualche tempo a questa parte ha cominciato ad inserire strumenti all’interno di app e dispositivi che consentono di calcolare il tempo passato su di essi.
Ecco la modalità zen degli smartphone, il cui nome e le cui funzioni possono variare in base al modello in possesso, risponde proprio a questa esigenza di tornare padroni del proprio tempo. Attivandola, infatti, si possono sospendere le notifiche e i disturbi esterni e contemporaneamente si può avviare una galleria di immagini e una serie di sonorità rilassanti.
Questa modalità, insieme a quelle che permettono di silenziare le notifiche e di calcolare il tempo speso all’interno di un’app, servono a permettere agli utilizzatori di avere contezza di come spendono il proprio tempo e di poterlo gestire in un modo migliore. Inoltre, staccare gli occhi dallo schermo ha sicuramente un effetto positivo sulla salute.
E’ stato dimostrato che un’eccessiva esposizione alla luce blu degli schermi (anche questa eliminabile tramite la modalità lettura) disturbi il ritmo circadiano e causi disturbi del sonno e difficoltà di concentrazione. Cercate, dunque, la modalità zen sulle impostazioni del vostro telefono se siete alla ricerca di relax. Impossibile fornire indicazioni generali su come fare, visto che su ogni modello si trova in cartelle differenti.
