Il “vissero per sempre felici e contenti” delle fiabe è davvero nocivo per la nostra salute mentale: ecco perché
Sono tante le persone che sono costantemente alla ricerca della felicità e, di conseguenza, vivono la loro vita nell’attesa che questa arrivi.
Vivere per sempre aspettando il “felici e contenti” non è di certo una delle cose migliori che ci possa capitare. Ricercare sempre la gioia e il benessere, al contrario, non ci rende affatto sereni. E probabilmente questo modo di vivere è condizionato anche dalla fiabe in cui il lieto fine, nonostante le molteplici peripezie, arriva sempre.
Le fiabe e il lieto fine condizionano la vita in male: ecco perché
Viene definita “positività tossica” e si riferisce ad un atteggiamento esageratamente ottimista che potrebbe diventare anche negativo. In genere, rappresenta un meccanismo di difesa che porta alla negazione di sentimenti come rabbia, dolore e sconforto. Tuttavia l’interrogativo è: come è possibile che qualcosa che di per sé è buono, come la felicità, possa invece diventare nocivo?
In sostanza, non è proprio il fatto di desiderare la felicità a rendere la vita troppo complicata, ma lo è la ricerca continua e costante. Secondo alcuni analisti, infatti, le persone che trascorrono la propria vita a cercarla non fanno altro che accumulare insuccessi e delusioni, diventando così profondamente tristi. Una tendenza ad aspettarsi la felicità che, quindi, porta l’uomo a sentirsi sempre frustrato ogni volta che non arriva.
Chi vive costantemente alla ricerca di questa emozione, in pratica, affronta uno stato di depressione tale, da arrivare a provare, al contrario, sentimento di infelicità. Ad esempio, potrebbe capitare di raggiungere determinati obiettivi preposti, come fare il lavoro dei propri sogni, ma sentirsi comunque sempre e perennemente insoddisfatti. Può succedere, addirittura, di sentirsi tristi e soli nonostante si sia accerchiato da persone che ci amano. In questo caso, ciò accade in quanto la mente ignora le emozioni.
Tra l’altro, anche lo stress e i problemi e i periodi “no” possono rappresentare un momento che porta alla felicità. Insomma, la ricerca di una vita da fiaba è un ostacolo alla felicità stessa, e la soluzione è solo una: vivere il presente e dare spazio a ogni tipo di emozione non soltanto positive ma accettare anche quelle negative in quanto sono proprio queste che ci aiutano a crescere e maturare.