Torna il famoso bonus da 550 euro, platea di beneficiari ampliata: chi può averlo nel 2024

C’è ancora tempo per richiederlo, torna il famoso bonus da 550 euro: aumenta anche la platea di beneficiari. Tutto quello che c’è da sapere 

I tempi che stiamo vivendo sono purtroppo caratterizzati dalla profonda incertezza sul futuro soprattutto dal punto di vista economico. Sono tantissime, infatti, le famiglie colpite dal caro vita, causando non pochi problemi.

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Torna il bonus tanto atteso – italiainfiera.it

Tuttavia, per fortuna, esiste un sistema di welfare e di agevolazioni che potrebbero rendere questa fase storica molto più facile da superare. Ecco perché in molti sono interessati a saperne di più sul ritorno di un famoso bonus da 550 euro. Tra l’altro, la platea dei beneficiari è stata ampliata parecchio: vediamo di che cosa si tratta e chi può usufruirne.

Torna il bonus da 550 euro: chi può beneficiarne

L’Inps ha comunicato nel mese di febbraio quella che è la procedura di riesame relativa alla domanda per il bonus da 550 euro destinato ai lavoratori part-time per gli anni 2022 e 2023. Gli esiti delle richieste inviate sono disponibili, infatti, già dal mese scorso. Inoltre, vi è la possibilità di riconsiderare quelle che sono state le richieste respinte, questi cittadini potranno accedere all’esito della propria domanda facendo l’accesso tramite il portale dell’Inps o presso un Patronato. Ma vediamo chi sono quelli che possono presentare la domanda di riesame.

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Ecco chi potrà fare richiesta – italiainfiera.it

L’Inps ha fatto sapere che i contribuenti che hanno presentato la richiesta per ottenere il bonus da 550 euro, ma non hanno ottenuto l’approvazione, hanno la possibilità di ottenere un riesame della propria pratica. Si tratta, come abbiamo detto, di un incentivo pensato per tutte le tipologie di contratto part-time. Inizialmente il sostegno era desinato solo per i lavoratori con contratto ciclico verticale.

Per poter richiedere un riesame il contratto di lavoro deve presentare una sospensione dell’attività per almeno 30 giorni continuativi. Oppure la sospensione ciclica deve essere di almeno 7 o 20 settimane. In questo caso è necessario presentare domanda entro 120 giorni, già a partire dal 5 febbraio oppure dalla data di comunicazione ufficiale dell’esito negativo. Inoltre, colui che fa richiesta non deve avere altri rapporti lavorativi da dipendente e non deve essere beneficiario della NASpI.

Tuttavia, in molti sono stati tratti in inganno dalla definizione di contratto di lavoro part-time ciclico verticale, esso fa riferimento a mansioni lavorative durante più giorni del mese o solo in alcuni mesi dell’anno. Dunque, il sostegno economico è stato pensato per dare una mano ai lavoratori che non hanno un’occupazione durante la sospensione prevista dal contratto.

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