Bisogna stare attenti a essere generosi, la legge punisce chi è solito regalare soldi senza gli opportuni accorgimenti: cosa si rischia
La donazione di denaro è una fattispecie di transizione economica regolata da leggi precise. Dunque, non è possibile elargire soldi così, a cuor leggero, senza preoccuparsi di aver rispettato tutte le norme e le consuetudini in vigore. Ovviamente il peso economico dell’offerta ha un’importanza notevole: molto dipende da quanti soldi si vogliono regalare e dallo stato economico di partenza di chi dona.
Stando all’art. 782 del codice civile, la donazione di denaro (e in generale ogni altro tipo di grande donazione) deve avvenire attraverso un atto notarile, con la presenza di due testimoni durante la stipulazione. Suonerebbe un po’ grottesco immaginare l’obbligo di recarsi da un notaio per poter regale pochi soldi. Infatti, la legge prevede un’eccezione a questa norma in caso di modico valore.
L’art. 783 del codice civile afferma che le donazioni di modico valore, come per esempio le piccole somme di denaro o regali di beni di scarso valore, possono avvenire senza registrazione notarile, attraverso la pura e semplice consegna fisica. Attraverso il buon senso è facile intuire come il donare 1.000 euro non richiede, in genere, un atto notarile. Mentre una donazione di centinaia di migliaia di euro va in quasi tutti i casi registrata e giustificata al fisco. Anche se dipende dalla situazione di partenza.
In generale, tutte le volte che si vuole donare del denaro a qualcuno, bisogna adottare degli opportuni accorgimenti. Questo sia per evitare sanzioni che per mettersi al riparo dal rischio che l’atto di disposizione sia poi considerato nullo. Torniamo all’aspetto cruciale della questione: il modico valore. Come si capisce qual è il limite che determina la “modicità”?
Quanti soldi si possono regalare senza atto notarile? Il limite stabilito dalla legge
Secondo le norme vigenti, per determinare se una donazione richieda o meno un atto notarile, è fondamentale considerare la situazione economica di chi si appresta a regalare dei soldi.
Sarà un giudice, in caso di denuncia, a stabilire se la donazione può essere o no considerata come opportuna, ovvero valida senza un atto notarile. Come dicevamo, tutto è relativo: 100.000 euro possono essere una somma rilevante per una famiglia e spiccioli per un’altra. Dipende appunto dal patrimonio di partenza.
Il giudice può intervenire nel caso in cui un erede del donante contesti il regalo economico fatto a un terzo, per esempio. Oppure se il dono di denaro nasconde una finalità illecita. In tutte queste situazioni la giustizia ordinaria potrebbe intervenire e dichiarare la donazione nulla e poi considerarla come una trasgressione, nei casi in cui non c’è stato il rispetto dell’obbligo di registrazione notarile e dichiarazione fiscale.
Va tuttavia ricordato che le donazioni in denaro non costituiscono un reddito imponibile ai fini IRPEF. E quindi non vanno dichiarate nel 730 o nell’Unico. Tuttavia, ciò vale per le donazioni di modico valore, il discorso cambia per le grandi donazioni: per centinaia di migliaia di euro è logico che si paghino un po’ di tasse,
