Booking è il sito più famoso per la prenotazione di alloggi, ma ultimamente è finito totalmente nella bufera: ecco il motivo del caos.
La stagione estiva si sta avvicinando e ormai già tante persone hanno cominciato a prenotare le vacanze estive, chi all’estero e chi invece preferisce semplicemente passare l’estate al mare in una delle regioni italiane. Da diversi anni ormai ci si affida a piattaforme online non solo per l’acquisto dei biglietti di aerei e treni, ma anche per prenotare gli alloggi e tra queste sicuramente quella più famosa e utilizzata è Booking.
Booking è sicuramente tra le piattaforme più complete ed ergonomiche per la prenotazione di hotel, case, motel, B&b e tutto ciò che riguarda gli alloggi in tantissime città d’Italia, d’Europa e del mondo. Ma negli ultimi tempi il famoso sito è finito nella bufera e tante persone che hanno utilizzato questa piattaforma per la prenotazione di alloggi nell’ultimo periodo potrebbero essere a serio rischio.
Booking finisce nel mirino dell’antitrust: ecco cosa sta accadendo
L’ambiente intorno a Booking, negli ultimi giorni, si è fatto particolarmente caldo a causa di alcune indagini mosse dall’AGCOM che, come molti sanno, è la principale agenzia che si occupa della tutela di consumatori soprattutto quando si parla di aziende che si fanno concorrenza eventualmente sleale. Su internet esistono diversi siti e piattaforme che permettono la prenotazione online di strutture ricettive e l’agenzia di anti-trust ha voluto vederci chiaro per capire se l’operato di Booking fosse del tutto trasparente.
Nei giorni scorsi, come dichiarato anche dall’azienda stessa, ci sono stati dei controlli da parte dell’AGCOM e della Guardia di Finanzia agli uffici di Booking Italia. Dunque nella sede presente sul nostro territorio, avviando anche un procedimento istruttorio per uso di posizione dominante. Al momento l’azienda ha dichiarato di aver collaborato con le forze dell’ordine e con l’anti-trust per venirne a capo, ma al momento non è ancora certo l’esito dei controlli e non è stato ancora comunicato ufficialmente.
Ciò che ha insospettito l’AGCOM sarebbe una serie di pratiche ritenute scorrette che Booking avrebbe messo in atto per sbaragliare la concorrenza di altri siti e app che permettono la prenotazione di strutture alberghiere e simili. Tra queste azioni ci sarebbe quella di promuovere le strutture alberghiere che fanno parte del programma “Partner Preferiti” e dare loro maggiore visibilità agli utenti, inoltre Booking si assicurerebbe prezzi migliori rispetto agli altri siti applicando sconti che talvolta non sarebbero concordati con la struttura, ma decisi arbitrariamente per uniformarsi ai prezzi medi presenti sulle piattaforme concorrenti.
