La Direttiva Case Green ha introdotto il Passaporto di Ristrutturazione: cos’è, come funziona, ma soprattutto quanto costa
Lo scorso 12 marzo, è stata definitivamente approvata la Nuova Direttiva Case Green, dopo un lungo iter avviato nel 2021. Incentrata sulla prestazione energetica degli edifici, ha un obiettivo ambizioso, cioè quello di azzerare le emissioni del parco immobiliare europeo. Attualmente il 40% degli edifici è rappresentato dal consumo energetico totale, mentre il 36%, dalle emissioni dirette/indirette di gas serra legate al consumo energetico.
(ItaliaInFiera.it)
Considerando queste cifre, si capisce come ci sia bisogno di ridurre in modo drastico le emissioni, andando a contrastare il cambiamento climatico grazie all’adozione di misure rapide ed efficaci. Tra i tanti obiettivi, c’è quello di agevolare e risvegliare il ritmo delle ristrutturazioni in ottica green, e questo, anche tramite l’introduzione di un passaporto di ristrutturazione.
Nuovo obbligo casa. Cos’è il passaporto di ristrutturazione introdotto dalla Direttiva Case Green?
La Direttiva Case Green introduce l’obbligo per Gli Stati europei di adottare entro il 31 dicembre 2024 quello che si chiama passaporto di ristrutturazione. Il documento è in formato digitale e servirà a guidare gli interventi di efficientemento energetico sugli edifici, in vista dell’obiettivo zero emissioni da raggiungere entro il 2050.
Il percorso studiato è specifico e delinea le varie fasi di ristrutturazione: il fine è quello di ridurre le emissioni di gas serra per l’intero ciclo di vita dell’edificio. Tale passaporto includerà anche una stima dei benefici attesi in termini di risparmio energetico e sulle bollette, la cui redazione dovrà essere affidata a un esperto qualificato e certificato, intervenendo prima però con una visita sul luogo.
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Ora devi fare il passaporto di ristrutturazione! Chi può richiederlo?
Di base, il passaporto di ristrutturazione potrà esser richiesto da chiunque voglia migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. A seconda degli Stati membri, la decisione di adottare o meno questo strumento potrebbe essere volontaria o obbligatoria.
L’articolo 12 della direttiva sancisce che ogni nazione debba adottare le misure adatte a garantire che i passaporti di ristrutturazione siano economicamente accessibili. Devono valutare inoltre, la possibilità di fornire sostegno finanziario alle famiglie vulnerabili che desiderano ristrutturare.
La direttiva quindi, vuole rendere il meccanismo disponibile anche alle famiglie a basso reddito, promuovendo l’adozione di misure per renderlo economicamente sostenibile. Ristrutturare casa è semplice: basta scegliere il professionista più vicino, approfittando degli incentivi a disposizione.
