Google lancerà presto VLOGGER e le preoccupazioni riguardo ad esso aumentano: di cosa si tratta e perché non c’è da stare tranquilli
Google, attivo da anni nel lavorare all’intelligenza artificiale, a breve dovrebbe lanciare VLOGGER. Questa nuova tecnologia, però, nell’ambiente starebbe destando più di una preoccupazione.
I passi da gigante in tema di intelligenza artificiale negli ultimissimi anni sono stati tanti ed è sempre più un rapido susseguirsi di progressi e sviluppo di ulteriori tecnologie molto avanzate. Alcune al loro lancio portano con sé preoccupazione da parte di chi teme di perdere il lavoro o addirittura di veder prevalere un cervello artificiale rispetto a quello umano.
Cos’è e cosa dobbiamo temere di VLOGGER
Ormai l’intelligenza artificiale fa parte della realtà in cui viviamo e lavoriamo. Farà perdere milioni di posti di lavoro? Nessuno può dirlo con certezza. Forse sì, ma altrettanto sicuramente ne farà nascere altri più in sintonia con le esigenze dei tempi. Se non ci scandalizza troppo ChatGPT, restiamo tutti più o meno sconvolti quando l’intelligenza artificiale inizia ad assumere sembianze umane e a comportarsi esattamente come farebbe una persona.
Qualche mese fa ha sconvolto il mondo la notizia di una super modella corteggiata da calciatori e politici su Instagram che, in realtà, era creata dall’IA. A tal proposito, Google ha già annunciato che sta lavorando ad un nuovo progetto nell’ambito della IA, ovvero VLOGGER. In pratica, dopo aver scattato una foto si potrà creare un video in cui diverse “persone” parlano, si muovono e interagiscono in modo del tutto realistico, come se fossero veri umani.
Per il momento VLOGGER è ancora in fase di studio ma presto potrebbe entrare in scena. Il progetto – come hanno spiegato gli studiosi – si basa su una tecnica di apprendimento molto particolare che consente di generare immagini realistiche a partire da una foto o da descrizioni testuali. Questa tecnica potrebbe essere utilizzata in futuro per realizzare video musicali oppure serie tv o film.
Naturalmente c’è anche il rovescio della medaglia. Gli scienziati, infatti, sono già preoccupati. Qualcuno – o più di qualcuno- potrebbe sentirsi incoraggiato a creare deepfake per diffondere notizie e informazioni false e creare panico e caos tra la popolazione. Per il momento, comunque, è ancora tutto un progetto.
